giovedì 12 novembre 2009

GESU' CROCEFISSO

GESÙ CROCEFISSO

Dice Erasmo da Rotterdam che Gesù ha insegnato una cosa sola: “ama il prossimo tuo come te stesso”.
A Dio appartiene l’amore e a Cesare la legge. “Rendete a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare”. Con queste parole Gesù consegna la legge agli uomini riservando a Dio un messaggio culturale ed etico. A questo messaggio il mondo non può rinunciare e l’occidente non può sradicarlo dalle sue radici senza smarrirsi.
Esistono fondamentalismi religiosi e fondamentalismi laici. Gesù crocefisso non ha nulla a che fare con loro, anzi è una loro vittima così come lo è stato il Gesù uomo, allora ad opera di un tribunale religioso, tra l’indifferenza del potere imperiale romano, oggi ad opera di un tribunale laico, tra l’indifferenza di una cultura materialista globalizzata di mercato, dominata dalle multinazionali.
Senza questo messaggio cosa resta all’Europa? Resta un relativismo culturale per cui tutte le fedi, credenza, ideologie, tendenze comportamentali vanno bene purché destinate ad un uomo che consuma. In questo vuoto culturale ed etico si consuma anche il sogno di un’Europa unita e pacificata attorno a dei valori comuni. Il futuro potrebbe assegnarle il ruolo di terra di conquista per minoranze fanatiche ma determinate che nel relativismo di un laicismo falsamente tollerante troveranno il loro terreno di coltura. Questa Europa deve cambiare per avere un futuro.
Ivo Fava 12/11/2009

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